Altri si occupano di queste cronache molto meglio di noi. Ci occupiamo però sempre di politica in maniera indiretta, attraverso quell’ottica particolare che chiamiamo scelte economiche. Una multinazionale che fa lobby perché sia modificata una legge fa politica. Un comune che sceglie di non cementificare fa politica. Chi fa parte di un gruppo di acquisto solidale, o compra prodotti del commercio equo, fa politica anch’egli.
Tuttavia le vicende ci interessano e ci preoccupano, come tutti. Giustificare la situazione guardando sconsolati a una maggioranza che vota questa o quella parte politica però sarebbe un errore, o peggio, un alibi. Qual è il meccanismo psicologico che ci rende assuefatti a tutto quel che sta accadendo, quando invece dovremmo esclamare “non è possibile, la verità non può essere questa”? Ce lo ha spiegato bene Gherardo Colombo (fate un salto a pagina 8): prima viene la cultura, poi le regole.
leggi tutto:
http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2677
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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