STUPIDA RAZZA

domenica 27 febbraio 2011

STRATEGIA E GEOPOLITICA: UNA CONGIURA MEDIATICA DEL SILENZIO

Spesso il potere mediatico è determinante, soprattutto in un mondo come quello odierno, laddove l’informatizzazione e la rivoluzione tecnologica avviate tra gli Anni Ottanta e gli Anni Novanta, definitivamente saldatesi all’interno della società negli ultimi dieci anni, han modificato nettamente lo stesso approccio all’informazione. Internet è dominante, e tutti i suoi principali effetti, negativi e positivi, condizionano pesantemente le nostre coscienze sociali e persino politiche. La rete è un prodotto nato e cresciuto nelle stanze della Silicon Valley e della spinta innovatrice occidentale, come volano di una globalizzazione culturale e politica, in realtà mai compiuta, ma lungamente mitizzata in senso totalizzante a partire dall’era di Clinton, allorquando gli Usa iniziarono a valutare quei tanti progetti di egemonizzazione planetaria, teorizzati a partire dalla fine della Guerra Fredda, che oggi si stanno dissolvendo così rapidamente dinnanzi al sorgere di nuovi (o rinnovati) attori geopolitici mondiali, quali anzitutto Russia e Cina in prima fila, o come India, Iran, Turchia e Pakistan, subito dopo.
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