L’Italia contemporanea è un paese di dicotomie, di schieramenti contrapposti, di posizionamenti radicali e di scelte di comodo. È un Paese plebiscitario, esaltato dal televoto, in cui ogni cittadino tende a etichettare il prossimo sulla base di categorie precostituite e lo spazio per il confronto tra idee è difficilmente scevro dal pregiudizio o dalla diffidenza.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/22/le-tre-egemonie-culturali-che-regolano-litalia/93274/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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