Nel 1991 quel film di Daniele Luchetti, Il portaborse, interpretato da Nanni Moretti nei panni dell'onorevole Cesare Botero, anticipò lo scandalo di Tangentopoli che di lì a poco avrebbe trascinato nel fango l'oligarchia partitocratica della Prima Repubblica. Metteva a nudo il linguaggio vuoto della politica, un velo brumoso che allora copriva brogli elettorali e corruzione.
Quest'anno il personaggio di Antonio Albanese, il Cetto del film Qualunquemente che venerdì uscirà nelle sale, pur privilegiando il registro comico, appare ancora una volta come lo specchio in cui il paese vede riflessi i suoi vizi peggiori.
leggi tutto:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=36893
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
Nessun commento:
Posta un commento