In fondo era stato tutto chiaro fin dall’inizio. Qualche giorno fa, nella surreale pausa dei lavori sul processo breve, Giulio Tremonti aveva aperto la presentazione del Def con parole inequivocabili. “L’unico messaggio responsabile e nell’interesse del Paese – aveva dichiarato il ministro – è che non esistono i presupposti per una crescita duratura ed equa senza stabilità dei conti pubblici”. Affermazioni chiare e semplici, capaci di individuare una volta per tutte l’unica strada percorribile dal governo a fronte di un contesto finanziario che non lascia alternative. Il futuro è scritto e la parola dominante è talmente “oscena” che nessuno, nell’esecutivo, ha il coraggio di pronunciarla se non di straforo e rigorosamente sottovoce: tagli. A tracciare il percorso ci ha pensato ieri la Corte dei Conti prefigurando, nel corso dell’audizione al Senato, la misura del piano di rientro. Un piano draconiano, ovviamente.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/21/tagli-tasse-e-stangate-il-futuro-dell%e2%80%99italiapassa-dal-maxi-ripianamento-del-debito/106111/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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