La globalizzazione è in difficoltà, ancora una volta. L´era del gold standard, con merci e capitali che circolavano liberamente, finì bruscamente nel 1914 e nessuno riuscì a resuscitare quel sistema dopo la prima guerra mondiale. Ci attende un collasso economico analogo negli anni a venire? La domanda non è peregrina. La globalizzazione dell´economia ha consentito livelli di prosperità senza precedenti nei Paesi avanzati ed è stata una manna per centinaia di milioni di lavoratori poveri in Cina e in altri Paesi dell´Asia, ma poggia su piedi malfermi. A differenza dei mercati nazionali, che normalmente sono supportati da un ampio ventaglio di istituzioni normative e politiche, i mercati globali non possono contare su fondamenta solide: non esiste nessun prestatore globale di ultima istanza, nessuna autorità di regolamentazione globale, nessun regime fiscale globale, nessuna rete di sicurezza globale e naturalmente nessuna democrazia globale. Questa governance tanto fragile espone i mercati globali a instabilità, inefficienza e deficit di legittimazione popolare.
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http://www.dirittiglobali.it/home/categorie/19-lavoro-economia-a-finanza-nel-mondo/20287-il-trilemma-che-imprigiona-laeconomia-globale-.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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