Si è recentemente svolto, sulle pagine di “La Repubblica”, un dialogo
epistolare tra Papa Francesco ed Eugenio Scalfari. Si tratta di un
avvenimento importante, su cui occorre soffermare l’attenzione, sia pure
da una prospettiva differente rispetto a quella che si è imposta come
egemonica negli scorsi giorni.
Ho già affrontato la questione in una lunga intervista apparsa – a cura di Moreno Pasquinelli – sul blog “Sollevazione”
e, pertanto, in questa sede non farò altro che riprendere
cursoriamente alcuni punti che reputo particolarmente degni d’attenzione
e che, in quell’intervista, ho sviluppato più estesamente. In primo
luogo, merita di essere analizzata la tragicomica inversione delle parti
a cui si è assistito: dialogico, aperto, denso di dubbi e di
incertezze, il Papa; dogmatico, pontificante e senza la minima
incertezza, Scalfari.
leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12407
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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