STUPIDA RAZZA

martedì 10 dicembre 2013

Spettacolarizzazione del Cattolicesimo e consumo della spiritualità


L’illuminismo e la rivoluzione industriale seguita dalla terziarizzazione dell’economia hanno progressivamente posto le basi e rivoluzionato le nuove dinamiche dell’Occidente contemporaneo. Su questi due pilastri hanno fatto leva per poi trionfare subdolamente i valori morali e sociali quali l’individualismo democratico, il razionalismo illuministico, il cosmopolitismo kantiano, il positivismo inglese della seconda metà dell’Ottocento, l’utilitarismo di Jeremy Bentham e John Stuart Mill, ma soprattutto il liberalismo economico e la democrazia parlamentare.
Valori fondanti del mondo moderno, in realtà avversi alle Scritture (Nuovo Testamento), ma accettati dalla Chiesa post-conciliare la quale accettando le regole del “banco” si è sottomessa alle tante pratiche che la politica odierna richiede: basti pensare ai discorsi degli ultimi Papi alle Nazioni Unite (un’istituzione che rappresenta l’anti-Chiesa dal momento che svolge il ruolo pacificatore che dovrebbe svolgere quest’ultima), alle “scuse” politicamente corrette di Karol Wojtyla per gli “errori” commessi nel passato, alle “dimissioni” di Sua Santità Joseph Ratzinger, all’atmosfera da “TotoPapa” orchestrata dai “giornalisti bookmakers”, come se il Conclave fosse una partita di calcio. Oppure si pensi alla resa incondizionata di Papa Giovanni Paolo II e di Papa Francesco ai mass media, e quindi alla modernizzazione di cui questi ultimi sono strumento, conduttore ed emblema.
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