Piaccia o non 
piaccia, quando va bene, le cose stanno così: ogni persona ha un voto a 
disposizione e quello è l’unico modo per intervenire nella società e 
indurre i cambiamenti politici che desidera.
  
Se hai le idee chiare vota quello che ti pare: sì, no, destra, sinistra, centro ecc. , ma se nessuna di queste posizioni ti soddisfa sappi che il sistema democratico non ha previsto la possibilità di farsi bocciare,
 perciò, non votare per dire che si è schifati dalla politica, oppure 
annullare la scheda per far sapere che nessuno dei contendenti è persona
 degna, sono soddisfazioni da poco. Il vero ricambio dei vertici non può
 avvenire attraverso le proteste, esse peggiorano solo la situazione, 
perché lasciano il potere di scegliere agli altri e, se costoro sono 
scadenti, i loro governi lo saranno ancor di più; è necessario invece che la protesta sia propositiva
 e consista nell’individuare e nel sostenere uomini validi. Se trovi che
 i politici sono insufficienti, devi agire al momento di fare le liste, 
proponendo candidati votabili o, ancor prima, formando persone sane e 
capaci: svegliarsi il giorno delle elezioni è troppo tardi.
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