La sensazione e l’umore di molti economisti sono quelli delle cronache
del “tormentato periodo che va dal 1929 al 1936 […] dove […] gli
economisti accademici […] non avevano saputo offrire pressoché nessun
suggerimento politicamente accettabile circa un piano d’azione
governativo, in quanto essi erano fermamente convinti della capacità
d’autoregolamentazione del meccanismo di mercato … l’economia prima o
poi si sarebbe ripresa da sola, a patto che la situazione non venisse
aggravata ulteriormente dall’adozione di un’errata politica economica,
inclusa la manovra fiscale” (Hyman P. Minsky, Keynes e l’instabilità del
capitalismo, 2009).
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/economia-proviamo-a-immaginare-un-futuro-dopo-la-critica/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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