Solitamente quando si parla di recessioni,
viene in mente quella che colpì l’economia mondiale a partire dal 1929,
con il tracollo di Wall Street. Le analogie con ciò che è accaduto dal
2008 in avanti sono tante: entrambe nascono dai mercati privati del
sistema americano e successivamente, come la peste, si diffondono nelle
altre aree del mondo, ben più impreparate allora come oggi degli stessi
Stati Uniti. L’Europa su tutte. Tra il 1929 e il 1933 nei paesi più
tartassati dalla grande depressione, l’output si ridusse di quasi un
terzo, i prezzi diminuirono di oltre il 30 per cento (la deflazione che
vediamo tutt’ora) la disoccupazione raggiunse più di un quarto della
forza lavoro. Il ciclo economico presentava una caduta di fatto della
domanda aggregata.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49317
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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