Certo è che è impossibile non sottolineare
l’assenza di una reale partecipazione dell’uomo alle cose che contano.
Certo è che fa rabbrividire l’indifferenza con la quale volgiamo lo
sguardo alla collettività, attorniata da un fantomatico bene comune che
uccide l’individuo, come se davvero lo spread valesse realmente la vita
di un cassaintegrato che si suicida. Una tempo si moriva per la propria
famiglia, poi si moriva per la Patria, poi per Dio. Adesso, invero, si
muore anche per lo spread.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49312
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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