Il
movimento americano Occupy negli Stati Uniti ne ha fatto il suo slogan e
gli ‘Indignados’ spagnoli lo hanno scritto a caratteri cubitali su ogni
striscione durante l’occupazione di Puerta del Sol a Madrid nel 2011:
“siamo il 99%!”.
Ecco
che subito ci ritorna alla memoria questo motto non appena leggiamo i
dati elaborati dall’Ocse e pubblicati da Repubblica che spiega: “In
Italia il 20% più ricco detiene il 61,6% della ricchezza e il 20%
appena al di sotto il 20,9%. Il restante 60% si deve accontentare del
17,4% della ricchezza nazionale”.
Anche
in Italia quindi, la maggior parte della popolazione può disporre di
una percentuale della ricchezza nazionale molto ristretta; ma cos’altro
possiamo aspettarci da un sistema capitalistico che nel tempo ha provocato una scellerata disuguaglianza
sociale, che ci mette gli uni contro gli altri? In termini etici e
politici, ciò si traduce in ingiustizia sociale che trova uno sfogo
nell’intolleranza verso chi è ai bordi del nostro sistema, come ad
esempio gli immigrati, invece di preoccuparsi del perché a disposizione
del 60% della popolazione italiana rimane solo un 17,4% della ricchezza
da spartire.
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