Per una volta abbassiamo lo sguardo per cercare la base della vita.
C’è
un vero e proprio mondo che calpestiamo e che è all’origine di boschi,
campi e praterie: il suolo ci sostiene, ci nutre, ci fa respirare.
Occorre
ricordare in questi mesi di Expo che la risorsa più preziosa è proprio
sotto i nostri piedi. Un piccolo strato è in grado di trasformare la
morte in vita, e di renderci servizi inestimabili, come il ciclo del
cibo, la conservazione della biodiversità, la regolazione climatica e la
captazione delle acque
Ce
lo ricorda Paolo Pileri, professore di Pianificazione territoriale e
ambientale al Politecnico di Milano e autore del libro “Che cosa c’è
sotto”. Lo spiega la stessa Commissione Europea, che definisce suolo “lo
strato superiore della crosta terrestre costituito da componenti
minerali, sostanze organiche, acqua, aria e organismi viventi” e lo
identifica come “l’interfaccia tra terra, aria e acqua”.
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