I venti di protesta, che attraversano in queste ultime settimane il mondo arabo mediterraneo, potrebbero presto sferzare, con inarrestabile furia, anche il subcontinente indiano. In particolare, le inondazioni che hanno dilaniato il Pakistan nei mesi scorsi, unitamente alla già precaria situazione economica del Paese, sono forieri di prevedibili sollevamenti da parte del popolo, esasperato dall’inettitudine che il governo ha dimostrato e sta dimostrando nel fronteggiare la crisi.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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