Due ricerche prodotte recentemente da McKinsey e da Standard Chartered annunciano come sicuro e imminente un ciclo formidabile di crescita economica. I protagonisti di questo balzo in avanti saranno quei paesi che chiamavamo fino a dieci anni fa “sottosviluppati”, come Cina, India, ma anche America Latina e persino Africa. Questa previsione, che sicuramente allieta i cultori dello sviluppo infinito e li convince della bontà dei loro presagi, suscita comprensibili preoccupazioni, soprattutto fra gli ecologisti. Anche Vladimiro Giacchè su «Il Fatto Quotidiano» non perde l’occasione per manifestare apertamente i suoi dubbi, tuttavia lo fa in modo assai diverso da come lo farebbe chi nei conti del gioco economico inserirebbe anche i costi ambientali. Due estratti del suo articolo bastano per mettere a fuoco il vizio di fondo del suo ragionamento.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/5595-due-strade-una-in-salita-laltra-in-discesa.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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