Grossi movimenti si stanno preparando sui mercati finanziari. Abbiamo già parlato, nel precedente articolo,
della fuga dei capitali dai titoli di Stato, il cui rendimento è sceso
ai minimi storici. Un effetto perverso del bazooka di Draghi, che spera
così di invogliare gli investitori a investimenti più rischiosi, magari
nell'economia reale. Ma il mercato finanziario è terribilmente vasto,
troppo vasto, anche per la potenza di fuoco delle banche centrali.
Questa
situazione grottesca è stata causata dalle stesse banche centrali che
per troppo tempo, ben prima della crisi, hanno concesso liquidità in
eccesso, senza curarsi del fatto che così avrebbero inevitabilmente
gonfiato delle bolle finanziarie. Poi, con l'arrivo della crisi, per
evitare lo scoppio delle bolle, hanno continuato con lo stesso piano che
aveva innescato la crisi, solo aumentando le dosi. E così ormai quasi
tutti i settori della finanza sono in bolla, tranne poche eccezioni.
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