La caduta del dittatore Ben Ali in Tunisia, sulla scia delle proteste di massa e di sanguinosi scontri nelle strade è stata ampiamente riconosciuta come indicativa di una maggiore trasformazione nel futuro della politica e della geopolitica per i maggiori paesi del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA). Ci sono pochi dubbi che l’esperienza della Tunisia abbia scatenato l’escalation di proteste senza precedenti in Egitto contro il regime di Mubarak. Il quesito sulla bocca di tutti gli esperti mediatici è se “gli eventi in Tunisia e in Egitto avranno un effetto domino in tutto il mondo arabo”.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7940
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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