fin che la barca va lasciala andare e poi.............?
Aspettare cosa? Che la vita passi sperando che dall’alto, qualcuno, finalmente, modifichi le nostre esistenze? Godot non arriva. Dobbiamo reagire noi. Ora.
In medio stat virtus? Dipende. Dal momento e, soprattutto, dalle circostanze. Storiche, sociali, quotidiane. Proprio adesso, ove giungono appelli alla moderazione da ogni parte, moderarsi potrebbe non essere la cosa migliore da fare. E il fatto stesso che oggi, più che in qualunque altra epoca, vi siano appelli alla moderazione, dovrebbe far sorgere la domanda sul motivo per il quale giungono tali raccomandazioni. Se c'è una tendenza - un pericolo? - a non moderarsi, e la cosa è evidente in tante parti del mondo, ciò significa inequivocabilmente che il momento storico nel quale viviamo e le condizioni sociali spingono esattamente contro la moderazione. E la responsabilità, in tal senso, non è proprio di chi non riesce a moderarsi. Anzi. In altre parole oggi diventa più difficile farlo. E i motivi ci sono, evidentemente. Insomma, non vi sarebbe una tendenza alla reazione (e dunque un tentativo di evitare tale reazione, raccomandando moderazione) se non vi fosse in primo luogo una azione in grado di scatenarla.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7955
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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