Era uno dei principali obiettivi sin
dall'inizio e ci sono arrivati, forse un po' in ritardo rispetto ai
tempi che si erano prefissati, ma ci sono arrivati. Chi ha capito il
progetto dell'Unione Europea sa che le riforme del mercato del lavoro
rappresentano lo strumento per ampliare la massa dei precari disposti a
tutto e che, seppure con salari bassi e privi di risparmi, saranno
costretti a comprare quei servizi essenziali (sanità, acqua, educazione,
ecc.) che nel frattempo verranno privatizzati.
Noi tutti lo abbiamo capito da tempo, forse ora anche il sindacato?
In realtà anche il sindacato lo aveva capito da tempo solo che ora gli è impossibile girare la testa dall'altra parte.
In realtà anche il sindacato lo aveva capito da tempo solo che ora gli è impossibile girare la testa dall'altra parte.
In diversi lavori la MMT ha spiegato perché la linea di intervento
"per superare la crisi bisogna lavorare sul lato dell'offerta" è sbagliata, perché il presupposto "per crescere uno Stato deve avere i conti a posto" è in realtà una superstizione e perché il modello export oriented a cui tende l'UE è folle.
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