non sarebbe una brutta idea.
Quindici
anni fa, in una fase storica che vedeva il Paese ormai impantanato in
logiche politiche incapaci di affrontarne i problemi strutturali
dell'economia e della società, ne L'asino di Buridano (ora
ripubblicato dall'editore Guerini) Gianfranco Miglio immaginò una sua
via d'uscita, essenzialmente basata su una struttura confederale e
macro-regionale. L'Italia doveva lasciarsi alle spalle lo Stato
nazionale e unitario di costruzione ottocentesca, affidarsi a logiche
pattizie più coerenti con una società d'ispirazione democratica e
liberale, ridefinirsi attorno ad aree omogenee per storia e struttura
produttiva.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14072
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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