Una popolare canzone anticomunista, riguardo ai fatti successi in Ungheria del 1956, recita una frase:
“Studenti, braccianti e operai, il Sole non sorge più ad Est”.
Il riferimento è chiaramente rivolto contro l’Unione Sovietica, accusata a quei tempi di soffocare la nazione magiara.
Oggi,
nel 2014, lo scenario in Russia è cambiato, parecchie persone e
movimenti politici di diversa estrazione ideologica dei Paesi
dell’Occidente guardano con simpatia a Mosca. Tale sentimento è
addirittura provato in certi Paesi dell’Europa orientale e dai loro
governi, un tempo sottomessi all’egemonia sovietica, mentre in altre ci
si ostina con linee politiche deleterie e anacronistiche.
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