L' ultimissima tragedia alluvionale di Genova ha fatto esplodere, come da copione, una dura polemica in Rete tra gli esperti meteo delle varie agenzie ufficiali (ARPA, Regioni, Aeronautica, etc) e i loro colleghi dei siti meteo privati, che spopolano nel cyberspazio.
Primi
e secondi si arrogano il diritto di lanciare le allerte meteo, che in
teoria spetterebbero ai primi, e puntano il dito su chi dovrebbe far
eseguire tali allerte alla macchina della Protezione Civile.
La verità è che oggi, nell' era della "reificazione ", sintomo del "capitalismo assoluto", anche una scienza fondamentale come il meteo è ormai mercificata a fini di lucro e fatalmente è scaduta di contenuti, di forme e di credibilità.
Tra
introiti pubblicitari, applicazioni per smartphone e vendite di
bollettini meteo, i siti specializzati hanno un giro di affari
milionario: basti andare su un sito a casaccio e vedere tutti i banner
pubblicitari per rendersene conto.
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