Da oltre trent'anni, nei Paesi
occidentali, è in corso un processo di smantellamento dei diritti e dei
livelli di vita conquistati dai ceti subalterni nei decenni successivi
alla Seconda Guerra Mondiale.
Nel nostro Paese tale processo ha recentemente subito una drammatica accelerazione.
Purtroppo
manca ancora una diffusa consapevolezza sulle ragioni della crisi che
stiamo vivendo e quindi stenta a prender forma una resistenza popolare
adeguata.
Non ci addentriamo qui in una riflessione generale sulla
fine del “compromesso fordista-keynesiano” e sul passaggio al
capitalismo “neoliberista” e “globalizzato” (tutto ciò è già stato
sufficientemente chiarito, almeno nelle linee generali, da una vasta
pubblicistica).
Ci preme piuttosto sottolineare questo: il compito
che sta di fronte a chi oggi voglia difendere i diritti e la democrazia,
è quello di individuare gli strumenti concreti con i quali, nei
diversi Paesi e nelle diverse situazioni, viene portato avanti
l'attacco che stiamo subendo, e di elaborare idee e azioni politiche di
contrasto.
La nostra convinzione è che, nella specifica realtà dei
paesi del sud-Europa, in questa precisa fase, lo strumento
fondamentale per tale attacco è rappresentato dal binomio euro/UE, e
che ogni seria politica di difesa della democrazia e dei diritti
sociali deve assumere come punto ineludibile la fuoriuscita dalla
moneta unica e dall'Unione Europea.
leggi tutto:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45766
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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