Un
 tribunale federale americano ha emesso qualche giorno fa 
un’importantissima sentenza nell’ambito di una fuga di notizie dalla 
CIA, gettando una nuova lunga ombra sulla garanzia della libertà di 
stampa negli Stati Uniti. La vicenda che ha portato venerdì 
all’inquietante verdetto ha infatti imposto ad un noto giornalista del 
New York Times di testimoniare
 nel processo contro la fonte interna al governo di una rivelazione che 
lo stesso reporter aveva raccontato in suo libro dedicato alle questioni
 della sicurezza nazionale.
Tre giudici della corte d’Appello per
 il “Quarto Circuito” di Richmond, in Virginia, hanno in sostanza 
stabilito che il Primo Emendamento della Costituzione americana - che 
garantisce, tra l’altro, la libertà di parola e di stampa - non può 
essere applicato ai giornalisti che ottengono notizie riservate e la cui
 diffusione non è stata autorizzata dall’autorità di governo. I 
giornalisti, perciò, possono essere costretti a testimoniare contro le 
persone sospettate di avere rivelato loro le informazioni in questione.
Nella
 sentenza, i due giudici di maggioranza hanno scritto che “chiaramente, 
un resoconto diretto e di prima mano da parte di [James] Risen sulla 
condotta criminale oggetto di indagini di un Grand Jury non può essere 
ottenuto con mezzi alternativi, dal momento che Risen è indubitabilmente
 l’unico testimone in grado di offrire questa fondamentale 
testimonianza”.
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  http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45819
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".

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