STUPIDA RAZZA

lunedì 4 novembre 2013

L'amico americano non è poi cosi' amico

Forse non tutto il male vien per nuocere. Chissà che il Datagate non apra finalmente gli occhi all'Europa, non le faccia capire che gli Stati Uniti, oggi, non sono più il nostro maggior alleato ma, oltre che un competitor economico sleale, un nemico e forse il principale. Per la verità è da tempo, da quasi un quarto di secolo, che avremmo dovuto prendere le distanze dall' 'amico americano', dal 1989 quando si dissolse l'Unione Sovietica. Fino ad allora questa alleanza sperequata con gli Stati Uniti, simboleggiata e concretizzata dalla Nato, era stata obbligata perchè solo gli americani avevano il deterrente atomico per dissuadere 'l'orso russo' dal tentare avventure militari in Europa Ovest. Era chiaro, o almeno appariva tale, che se l'Urss avesse osato sganciare la Bomba su Berlino o su Parigi o su Roma missili sarebbero partiti dall'America in direzione di Mosca. Per la verità la cosa non era poi cosi' scontata. Almeno da quando a metà degli anni Ottanta Ronald Reagan, in un momento di brutale franchezza o di inizio di Alzheimer, si lascio' sfuggire che «l'Europa potrebbe essere teatro di una guerra atomica limitata».
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