Dall'inizio del prossimo
anno, per diktat delle grandi produzioni e della grande distribuzione,
la pellicola verrà sostituita dal digitale. Addio al proiettore. Ma
addio anche al vecchio cinemino monosala che con le unghie e con i denti
era riuscito, nonostante tutto, a resistere (a Milano ne sono rimasti
tre). Si tratta infatti di esercizi a conduzione familiare o
parrocchiale che non possono permettersi di pagare i 50 mila euro che
costa il passaggio al digitale. Il risparmio per le produzioni è
notevole, dagli 800 ai 1000 euro per la stampa delle copie. Business is
business. Ma, come sempre, non si calcolano le perdite 'invisibili',
quelle culturali e sociali.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46628
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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