L'ossessione della crescita ha 
travolto il nostro interesse per la sostenibilità, la giustizia e la 
dignità umana. Ma le persone non sono merci da usare e gettare - il 
valore della vita si trova fuori dallo sviluppo economico  
 La crescita illimitata è la fantasia di economisti, imprese e politici.
 La vedono come una misura del progresso. Come risultato, il prodotto 
interno lordo (PIL), che dovrebbe misurare la ricchezza delle nazioni, è
 diventato sia il numero più potente che il concetto dominante del 
nostro tempo. Tuttavia, la crescita economica nasconde la povertà creata
 attraverso la distruzione della natura, la quale a sua volta porta a 
comunità incapaci di provvedere a se stesse.  
Durante la
 seconda guerra mondiale il concetto di crescita fu presentato come una 
misura per la movimentazione delle risorse. Il PIL si basa sulla 
creazione di un confine artificiale e fittizio, il quale parte dal 
presupposto che se produci ciò che consumi, non produci. In effetti, la 
"crescita", misura la trasformazione della natura in denaro e dei beni 
comuni in merci. 
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46529
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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