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Tre articoli firmati da autorevoli commentatori come Ambrose Evans-Pritchard, Roger Bootle (entrambi del Telegraph) e Wolfgang Münchau
(Financial Times) sono recentemente apparsi sulla stampa finanziaria:
tema comune, la situazione economica dell’Italia e l’instabilità del suo
debito pubblico. Le argomentazioni e le parole usate in questi
contributi sono da soppesare con cura, perché potrebbero essere il
segnale di un graduale riposizionamento degli operatori di mercato e dei
policy maker nei confronti del debito sovrano italiano e delle
conseguenze della sua attuale traiettoria per l’Eurozona – e non solo.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14003
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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