La Corte di Assise di Palermo ha stabilito che Totò Riina, Leoluca
Bagarella e Nicola Mancino, imputati al processo sulla trattativa
Stato-Mafia, non potranno assistere alla deposizione del Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano. Una decisione sconcertante che,
dall’“Habeas Corpus” in poi, fa carta straccia di otto secoli di
diritto.
di Giuseppe Panissidi
Il
mondo tira un sospiro di sollievo. Il Capo dello Stato non dovrà
sopportare l’onta di una deposizione testimoniale alla presenza di
conclamati mafiosi, anche se collegati in videoconferenza. Una Corte di
giustizia ha risolutamente posto in salvo le prerogative costituzionali
presidenziali, che sarebbero state “sfregiate” da quelle oscene
presenze. Più che giusto, il diavolo non va mai mescolato con l’acqua
santa. Si dà però il caso che il diavolo indossi stavolta le vesti di
imputati, già condannati, titolari del diritto, costituzionalmente
protetto, al giusto processo. Il diritto di “Habeas Corpus”, or sono
otto secoli. Non sono quisquilie.
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/se-il-capo-dello-stato-e-al-di-sopra-della-legge/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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