Come 74 anni fa, la risposta tedesca è stata un “arrendetevi senza
condizioni”: all’epoca, i panzer scesero rapidamente a Marburg, Lubjana,
Zagabria, Sarajevo, Belgrado, Sofia, Salonicco ed issarono la bandiera
nazista sul Partenone. Poi, arrivarono gli italiani, che erano ancora
fermi a Gianina, sui monti dell’Epiro. Oggi – metaforicamente – Schauble
(il vero Mefistofele della vicenda) ha dato nuovamente l’ordine a
Guderian di fare piazza pulita – con ogni mezzo – della resistenza
greca. Il generale Tsipras è stato obbligato a chiedere un armistizio:
tre giorni di tempo per consegnare 50 denari, 50 denari che equivalgono –
approssimativamente – al valore delle Cicladi, o delle antichità
greche. Il resto lo pagherà il popolo greco, in comode rate da fame.
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