Le
nuove rivelazioni di Wikileaks sulla base delle intercettazioni di
Hacking Team stanno facendo emergere un panorama politico a dir poco
ributtante.
Abbiamo
dunque l’allora non ancora premier Matteo Renzi – leader della
sinistra, vale la pena sottolinearlo - che racconta ad Adinolfi, oggi
vicecomandante della Guardia di Finanza - peraltro amico di Berlusconi –
la sua strategia per defenestrare Letta promettendogli il Quirinale se
si dimette.
“Lui
non è capace, non è cattivo, l'alternativa è governarlo da fuori.
Berlusconi sarebbe sensibile a fare un ragionamento diverso" aggiunge il
nostro futuro premier al telefono, parlando di Enrico Letta, all’epoca
presidente del Consiglio. Anche se Napolitano è contrario - aggiunge
il nostro – “Berlusconi è d’accordo”. E tutto ciò ancor prima del
funesto patto del Nazareno.
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