«Servizio»  — è questo il significato 
originario del termine greco therapeía. E  dunque è letteralmente 
«servitore», colui che svolga la funzione del  therápon. Nell'Iliade, 
Patroclo, Automedonte, Alcimo sono presentati  come therápontes rispetto
 ad Achille, perché sono appunto al suo  «servizio», perché lo 
«assistono», agendo quali attendenti del grande  guerriero. Di qui anche
 il comportamento al quale essi dovranno  attenersi. In quattro luoghi 
distinti del poema, riferendosi  specificamente a Patroclo, Omero 
impiega la stessa formula: phílo  epepeítheth' etaíro — «obbedì 
all'amico». La therapeía implica  l'obbedienza. Non si può assolvere ai 
compiti previsti per il therápon,  se non ponendosi totalmente al 
servizio del proprio «assistito» e dunque  prestandogli obbedienza.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51711
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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