Gli amici svedesi che condividevano le mie preoccupazioni
sull'euro mi telefonarono nel mezzo della notte per festeggiare la
vittoria del “no” al referendum. Sostenere che quello che conta è la
politica e che le economie dell’Eurozona nel frattempo stanno crescendo è
una sciocchezza. In risposta al dilagante politichese, un modello
keynesiano spiega la situazione dell’Irlanda. Non importa quanto la
Grecia sia disposta a soffrire, senza una forte riduzione del debito
pubblico è destinata a fallire. (NdT)
LA FASTIDIOSA APOLOGIA DELL’EURO
DI PAUL KRUGMAN
krugman.blogs.nytimes.com
Ci sono dei buoni argomenti da utilizzare contro chi sostiene che la
creazione dell'euro sia stata un errore epico? Forse. Ma quelli che ho
dovuto ascoltare negli ultimi tempi sono stati scelti davvero male. E
fanno anche un po’ schifo.
Un argomento che comincia a
farsi strada – e che gli economisti-critici come me proprio non riescono
a capire – è che l'euro sarebbe un progetto politico-strategico e non
soltanto una questione economica, un mero rapporto fra costi e benefici.
Ebbene sì. Io, in effetti, non sono che uno sciocco e rozzo
economista, completamente all'oscuro del ruolo della politica e della
strategia internazionale nelle decisioni politiche, che non ha mai
sentito parlare del progetto europeo e delle sue origini, preso com’ero
dallo sforzo di mettermi alle spalle l'eredità delle guerre europee –
per non parlare del rafforzamento della democrazia durante la “Guerra
Fredda”.
LEGGI TUTTO:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15357
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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