Il caso Palamara rivela che c’è del marcio nella Danimarca della magistratura. E non si tratta di qualche mela, ma di una vera e propria questione morale. Una crisi degenerativa che dovrebbe imporre le dimissioni di tutti i coinvolti e riforme strutturali – a cominciare dalla riforma radicale dell’elezione al CSM – per contrastare il verminaio e non far piombare le toghe nel discredito presso i cittadini.
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