Tutti, da Monti a Berlusconi a Prodi, dalla Confindustria ai sindacati, dai neoliberisti ai neokeynesisti, invocano la crescita. Un mantra, un dogma ossessionate, “il mito fondativo – scrive Franco Cassano in La mitezza del male, Laterza, 2011 – dell’ordine simbolico e dell’immaginario della modernità”. Il rimedio universale alle crisi (finanziaria, produttiva, occupazionale, ambientale, climatica, energetica, alimentare, idrica… sistemica) è la crescita economica. Le differenze tra i diversi attori politici è sul come ottenerla, non sulla sua necessità. Ma domandiamoci cosa significa crescita oggi, nel contesto del market system, dei modi di produzione capitalistici e della competizione senza frontiere.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/7332-riflessioni-di-un-antieconomico.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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