[...]
Partiamo dalla fine: l’obiezione non è pertinente in sé. Perché parte
da un presupposto impossibile, cioè che oggi si possa, mediante una
qualche tipo di reazione non meglio specificata, incidere talmente a
fondo nella società tanto da tornare a ottenere delle condizioni in
qualche caso simili, se non migliori, di qualche decennio addietro, del
periodo pre-crisi, per intenderci. E parte da una volontà che è, anche
in questo caso, per quanto ci riguarda, ingiusta da perseguire, cioè che
sia giusto e che si voglia tornare a come si stava allora.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14011
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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