SIAMO noi, adesso, gli orsi polari”. Noi
uomini, a rischio per i cambiamenti climatici quanto gli animali che
pensiamo più fragili. E adesso, non tra cent’anni. È questa la sintesi
con cui PatriciaRomero Lankao, del National center for atmospheric
research di Boulder, Colorado, ha presentato l’ultimo rapporto
dell’Ipcc, panel scientifico dell’Onu sui cambiamenti climatici. Se non
c’è niente di sostanzialmente nuovo nel rapporto, c’è però molto di
nuovo nelle parole scelte per parlarne. Non più le parole della scienza,
precise anche nel presentare l’incertezza, ma il senso di un fenomeno
cogenteche impone di svegliarsi e agire. Adesso e per noi. Non per gli
orsi polari.
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