La Guerra Fredda 2.0 ha fatto scalo in Sudamerica. Gli Stati Uniti, ed i suoi soliti vassalli, si trovano di fronte ai quattro pilastri dell’integrazione eurasiatica in corso: Cina, Iran, Russia e Turchia.
È sì una questione di petrolio, ma non solo.
Caracas ha commesso un peccato capitale agli occhi dei neocon; scambiare petrolio bypassando il dollaro USA ed i mercati controllati dagli Stati Uniti.
Ricordate cos’è successo in Iraq? Ricordate cos’è successo in Libia? Eppure anche l’Iran sta facendo lo stesso. E così la Turchia. La Russia – perlomeno in parte – è sulla strada. E la Cina finirà per scambiare tutte le proprie fonti energetiche in petroyuan.
Già lo scorso anno l’amministrazione Trump aveva sanzionato Caracas, dopo che il Venezuela aveva adottato la petro cripto-valuta ed il bolivar sovrano, escludendola dal sistema finanziario internazionale.
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