Nel corso degli ultimi cinquanta o
sessanta anni, il tenore di vita della nostra nazione, come gran parte
dell’Occidente, è passato da forme di miseria a forme opposte di
abbondanza. La mia generazione in questo può ritenersi fortunata,
perché quando ascolta i racconti di zii o nonni che narrano la fame
patita, non può comprenderla fino in fondo. Mentre chi la racconta
sembra quasi riviverla – e forse così è – per chi ascolta è possibile
solo immaginare cosa la miseria e la povertà quotidiana abbia potuto
significare per intere generazioni.
Nel dopoguerra e con il
grande Boom economico e l’avvio di una forte industrializzazione anche
nel nostro Paese, le cose sono cambiate. All’inizio forse in meglio ma
non avendo freni inibitori e trascinati dai tempi, anche le generazioni
successive a quelle della guerra sono state travolte nel nuovo idolo
del consumismo sfrenato e scriteriato. Complice anche l’abbaglio – in
Italia – di una chiesa cattolica che ha sposato in segreto l’idolo che
dagli altari ha finto di combattere. Del resto l’inganno del consumismo
è questo: non minaccia ma accarezza il ventre.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46173
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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