L’Europa, che arriva al negoziato con gli Usa
divisa, rischia di immolare sull’altare della competitività i propri
servizi pubblici. Salute, scuola e acqua rischiano di finire nel
tritacarne
Le stupefacenti rivelazioni sullo spionaggio
statunitense nelle ambasciate, missioni diplomatiche e istituzioni
europee potrebbero ritardare l’avvio del negoziato sul libero scambio
Ue-Usa, approvato da parte europea al consiglio dei ministri del
commercio del 13 giugno scorso. Viviane Reding, commissaria alla
Giustizia, si è dichiarata a favore di un blocco del negoziato,
nell’attesa di spiegazioni. “I partner non si spiano a vicenda”, ha
affermato. L’eurodeputato verde Daniel Cohn-Bendit sostiene che “ci
vuole prima un accordo sulla protezione dei dati dei cittadini e delle
istituzioni europee, e fino a che un accordo in questo senso non sarà
firmato non ci sarà accordo nel negoziato di libero scambio”. Reazioni
indignate in particolare dalla Germania e dalla Francia, due tra i
principali bersagli dello spionaggio della Nsa. Invece, colpisce il
silenzio del presidente della Commissione, l’ultra-atlantista José
Manuel Barroso, che mira ad avere un incarico internazionale alla fine del suo mandato a Bruxelles e punta alla Nato. leggi tutto:
http://sbilanciamoci.gag.it/Sezioni/globi/Libero-scambio-Usa-Ue-un-accordo-a-perdere-19255
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