Le privatizzazioni non sono sempre un male, ma quelle compiute in Italia
negli anni Novanta vengono ricordate con il termine meno lusinghiero di
“svendite”. Oggi, per far fronte a un crescente debito pubblico, il
governo non esclude di mettere sul mercato le società - tra cui dei veri
e propri “gioielli” - che ancora lo Stato possiede o controlla, come
Enel, Eni e Finmeccanica. Al Workshop Ambrosetti di Cernobbio si è
tornati a parlare del tema con la possibile presentazione di un piano di
privatizzazioni entro fine mese e la conferma del presidente della
Cassa depositi e prestiti, Franco Bassanini, dell’apertura di un dossier
relativo ad Ansaldo. Corriamo il rischio di svendere dei pezzi pregiati
della nostra industria, magari strategica? Abbiamo fatto il punto della
situazione con Alberto Bagnai, Professore di Politica economica
all’Università di Pescara.
leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12327
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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