STUPIDA RAZZA

martedì 10 settembre 2013

“Una pillola per curare la timidezza” così funziona la fabbrica delle malattie

Cos’è la timidezza? Una malattia o un normale aspetto del carattere di una persona? Il sesto mercato mondiale per consumo di farmaci, quello italiano, si alimenta anche di ambiguità. E si finisce a curare tratti della personalità e fasi fisiologiche della vita, come appunto la timidezza, il lutto, la gravidanza o la menopausa.
Tutti “problemi” a cui sono state dedicate intense giornate di sensibilizzazione. Che, dati alla mano, hanno portato all’aumento di psicofarmaci ed esami medici. E lo stesso effetto hanno i ritocchi al ribasso dei fattori di rischio, o le operazioni di maquillage su vecchi principi attivi: prassi che escono dalla catena di montaggio della fabbrica delle malattie.
In media un italiano si porta a casa 28 confezioni di farmaci all’anno. Dal 2005 a oggi il consumo di medicinali è cresciuto del 20 per cento e la spesa farmaceutica delle Asl nello stesso periodo è aumentata anche di più, cioè del 33 per cento (sul dato pesano i farmaci ospedalieri). È così che l’Italia, con un esborso pubblico e privato di 27 miliardi di euro all’anno, si piazza al sesto posto nel mondo per consumo di pillole, fiale, sciroppi e quant’altro, secondo l’ultima analisi di settore fatta da Federfarma. Anche prima del Brasile, che però ha 193 milioni di abitanti. O della Gran Bretagna, che ne ha 64 milioni.
Perché? Siamo forse un popolo più malato degli altri? No, siamo vittima più di altri del disease mongering, cioè della commercializzazione delle malattie. Ci fanno sentire tutti malati. E dunque, bisognosi della pillola giusta.

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 http://www.dirittiglobali.it/home/categorie/39-salute-a-politiche-sanitarie/48245-2013-09-09-07-56-12.html

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