Le parole dell’amministratore delegato di Telecom Italia (“Italia” per poco) Franco Bernabè,
il giorno dopo la svendita di Telecom agli spagnoli di Telefonica,
sono inquietanti e indicative allo stesso tempo. Prima il sofisma: «Telecom
non è diventata spagnola». Ma il punto più importante è quando l’ad si
scaglia contro chi si indigna solo adesso, a cose fatte: «Per arrivare
a scelte differenti dovevamo tutti quanti pensarci prima – ha
attaccato durante l’audizione al Senato -. Se il sistema Italia fosse
stato davvero così preoccupato del futuro di Telecom, come si è
dimostrato in questi ultimi due giorni, forse sarebbe stato possibile
un intervento più strutturato. Questo straordinario interesse per
Telecom non mi sembra il sentimento che ha ispirato finora il sistema
Italia. Se si parla di sistema sarebbe stato necessario un consenso più
unanime e organico sugli obiettivi di Telecom».
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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