Helena Norberg-Hodge è considerata tra i 10 ambientalisti più influenti al mondo. Linguista, antropologa, ha fondato l’International society for Ecology and future per studiare le cause della crisi sociale e ecologica a livello globale. Il suo docu-film “L’economia della felicità” parla di un altro mondo possibile, di una strada per affrontare e uscire dalla crisi. L’abbiamo incontrata alla III Conferenza internazionale sulla decrescita di Venezia.
Ci insegni l’economia della felicità, se esiste: ne abbiamo bisogno.
“Dobbiamo
  imparare a riconoscere e contrastare gli effetti più nefasti della  
globalizzazione che sta distruggendo il pianeta e ci mette in una  
condizione di continua competizione per il lavoro e le risorse, che ci  
viene detto sono sempre più scarsi. Ma chiediamoci perché c’è meno  
lavoro e perché le risorse scarseggiano. Che senso ha importare ed  
esportare lo stesso quantitativo di patate o mele? Ma quanto ci costa  
dal punto di vista dell’energia fossile? E’ una follia. Inoltre i  
sussidi al commercio internazionale e la deregulation dell’economia sono
  i punti chiave. La localizzazione è una soluzione”.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45703
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".

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