Più
di 2.000 miliardi di debito pubblico, al ritmo di 100 miliardi in più
all'anno, per la maggiore parte frutto non di eccessi di spesa (nel 2011
“lo Stato ha avuto un avanzo primario di 16 miliardi”) ma degli
“interessi, pari a 78 miliardi nel 2011” e una novantina circa nel 2012.
Una storia che va avanti da almeno vent’anni, visto che “dal
1980 al 2011 le spese sono state inferiori al gettito fiscale per 484
miliardi (siamo stati quindi più che virtuosi), ma gli interessi sul
debito di 2.141 miliardi” [i]. Una
‘macchina infernale’, dunque, una coperta troppo corta e stretta per la
più grave crisi italiana europea e mondiale dal ’29 ad oggi: se
la si tira da un lato si scoprono altre cruciali parti, e tutto resta
come prima. Il Debito pubblico – peraltro per il 40% con paesi e
istituti esteri – resterà dunque insolvibile, perché con quella
‘coperta’ non si uscirà mai dal tunnel Debito-Recessione.
leggi tutto:
Nessun commento:
Posta un commento