Ludopatia,
droga, psicofarmaci, istruzione scadente, intontimento mediatico si
sono combinati con disoccupazione di lungo periodo, sotto-occupazione,
svalutazione del lavoro, precarietà e redditi reali in picchiata
sostituendo al cittadino il neoschiavo precario, o l’escluso, e alle
vecchie classi dominate le masse disintegrate, culturalmente,
politicamente e socialmente.
Questo
è quanto è accaduto in Italia negli ultimi decenni, in un processo di
adattamento dell’ordine sociale e della popolazione alle esigenze
sovrane del grande capitale finanziario, in vista di un irreversibile
cambiamento storico che comporta la perdita della sovranità – e la sua
cessione “volontaria” al mercato – nonché l’instaurazione di una
“società aperta di mercato” sul modello nordamericano.
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