Tra le molteplici caratteristiche del nostro tempo, vi è anche quella di essere un’epoca estremamente povera di pensiero. In Che cosa significa pensare?, Martin Heidegger scriveva che oggi “ciò che è massimamente da pensare” (das Bedenklichste)
è il fatto che non si pensa e che domina su tutta la linea una
sconcertante assenza di pensiero, coessenziale alle dinamiche
dell’odierna “notte del mondo”: essa rende tutti produttivi e non
pensanti, in modo che l’adesione alle logiche illogiche della
globalizzazione e del fare febbrile della tecnica sia incondizionata e
irriflessa.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45722
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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