siamo alla resa dei conti.
La parola d’ordine è sempre la stessa:
crisi. Riguarda l’economia e, da qualche anno, anche la politica.
L’alto astensionismo delle ultime elezioni è un segnale inequivocabile.
Il sentimento di impotenza delle istituzioni e dei partiti appare
chiaro. Secondo Marco Tarchi, politologo, ordinario di Scienza politica
all'Università di Firenze, il momento è quello della fine di un’epoca.
Ma particolare: «perché non si vive nell’attesa della catastrofe, ma
nell’indifferenza».
leggi tutto:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45685
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
lunedì 17 giugno 2013
Il problema? Non è il non-voto ma che è tutto finito
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