I cinque leader dei Paesi Brics: da sinistra, la
presidente del Brasile Dilma Roussef, il presidente russo Vladimir
Putin, il primo nimistro indiano Manmohan Singh, il presidente cinese Hu
Jintao, il presidente del Sudafrica Jacob Zuma.
di Franco FracassiI Paesi emergenti creeranno la loro Banca per lo Sviluppo e la propria agenzia di rating per fermare la dittatura del Fondo monetario internazionale e della Banca Mondiale. È quanto deciso dai Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) in un vertice tenuto a Durban, in Sudafrica. Nel documento finale si parla anche di «emarginare la dittatura di Moody’s, Standard & Poor’s e Morgan Stanley». La Banca per lo Sviluppo Brics conterà su un capitale iniziale di cinquanta miliardi di dollari. Rimangono solo da ultimare i dettagli strutturali. Il suo scopo principale è di sostenere progetti di infrastrutture e sviluppo sostenibile. Gli Stati Uniti tremano.
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